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LE PREROGATIVE SOCIALI E POLITICHE DEL NUOVO MEDIUM

 

Internet è diventato negli ultimi cinque anni uno strumento comunicativo impossibile da ignorare. Anche coloro che non possiedono un computer e non hanno la possibilità di navigare nella rete non possono evitare di conoscere le continue previsioni effettuate su Internet, molte delle quali speculano a proposito degli effetti del sempre crescente numero di persone che accedono all'ambiente online. L'ipotesi fin qui seguita è che Internet, nelle sue varie modalità (tra di loro anche molto diverse) sia già un nuovo medium di massa. Certamente non è sorto dal nulla e risente del contributo di altri modelli di comunicazione, ma il risultato è un sistema sociotecnico senza precedenti e non la semplice versione elettronica e in rete di oggetti e linguaggi precedenti. Si tratta però di un medium giovane, in movimento tumultuoso e tuttora in cerca di una sua completa definizione. Questo cambiamento continuo dipende dall'ingresso in campo di nuovi soggetti sia come promotori dei siti, sia come lettori-navigatori-autori interattivi. Una perenne ridefinizione, peraltro, è connaturata alla natura stessa del mezzo e incarnata nella sua tecnologia decentrata e flessibile che, con grande facilità, permette aggiustamenti graduali quanto ribaltamenti vistosi. Il World Wide Web, in particolare, si presenta come il luogo più importante, anche se non unico, di un vero conflitto tra comunicazione testuale e comunicazione sonora e visiva. Chiunque abbia osservato il suo mutamento nel tempo, avrà notato come si sia passati da pagine di solo testo, malamente strutturate, all'estremo di sole immagini, magari in movimento animato . Una prima fondamentale valutazione della metamorfosi innescata da Internet è che il nuovo medium sta dissolvendo la contrapposizione culturale e pratica tra prosa e visione che ha segnato la cultura di gran parte di questo secolo. "Insieme alla tele-scuola, al tele-lavoro, al tele-spazio, al tele-mercato e alla tele-conferenza avremo presto anche una partecipazione virtuale, reti che genereranno reti, una cultura generale di reti auto-regolantisi che ci irretirà inevitabilmente, cablaggio dopo cablaggio, ipnotizzati o forse medusizzati dal grande mito della "realtà virtuale" che, come Dio, è presente come un assente" . Se così non fosse l'ipotesi alternativa sarebbe quella della frammentazione. Anziché avere un medium unico e originale si assisterà alla diversificazione del sistema Internet in una moltitudine di sottosistemi, ognuno dotato di un suo linguaggio, di forme di relazione proprie, di un suo modello economico e sociale, anche divergenti l'uno dall'altro. Il quadro frammentato può essere ipoteticamente descritto in questi termini: da una parte i servizi di comunicazione tra le persone, essenzialmente la posta elettronica, sia pure notevolmente arricchita; dall'altra l'Internet sociale, luogo della convivialità e dell'agire comunicativo; e poi il Web, a sua volta suddiviso per utenze e tipi di attività: entertainment, commerciale, educativo, informativo. Uno scenario del genere è già in atto . La posta elettronica è ormai strumento indispensabile in qualsiasi forma di impostazione organizzativa. Gruppi di discussione, aree sociali, reti alternative e organizzazioni non profit sono una realtà robusta nella rete. Il Web adotta pienamente un modello televisivo che prevede l'emissione dal centro verso gli utenti di veri e propri programmi. Nascono perciò molte reti tematiche specializzate, finanziate dagli abbonamenti e da una pubblicità mirata a consumi di nicchia ben identificati. Nel momento in cui definiamo Internet e tutto quanto è ad esso collegato (quindi anche il giornale elettronico) come medium di massa, ci rendiamo conto che non possiamo intendere ne per massa ne per medium qualcosa di definito in tutte le situazioni comunicative. Internet è un medium di massa multisfacettato, ossia contiene differenti configurazioni di comunicazione. Le sue varie forme mostrano una evidente connessione tra le relazioni interpersonali e le relazioni di massa. Internet gioca con gli elementi archetipici del tradizionale modello di comunicazione di massa, fonte-messaggio-ricevente, talvolta lasciandoli nel loro ordine naturale, talvolta modificando completamente la loro disposizione. Internet può usufruire di varie forme di comunicazione, dalle pagine Web, create dai maggiori networks informativi, a gruppi di discussione sulla musica folk, ai messaggi di posta elettronica tra colleghi e amici. Le forme di comunicazione in Internet possono essere viste come un continuum. Ogni punto del tradizionale modello comunicativo in Internet può variare da uno, a pochi, a molti. La fonte del messaggio può variare da uno (posta elettronica), a un gruppo sociale (nei newsgroups o gruppi di discussione o FORUM), a un gruppo di giornalisti professionisti nelle pagine Web dei networks. Questo perché il rapporto tra produttori e consumatori dell'informazione in Internet può assumere le caratteristiche di tre diverse categorie: 1. COMUNICAZIONE ASINCRONA UNO-A-UNO: i messaggi di posta elettronica, e-mail. 2. COMUNICAZIONE ASINCRONA MOLTI-A-MOLTI: gli Usenet , gli Electronic Bulletin Boards e Listservers che richiedono al ricevente di registrarsi per un servizio o per accedere ai messaggi riguardanti un determinato argomento. 3. COMUNICAZIONE SINCRONA UNO-A-UNO, UNO-A-POCHI, UNO-A-MOLTI: può essere organizzata attorno ad un argomento, alla costruzione di un oggetto o a giochi di ruolo come il MUD (Multi-User Dungeon e le sue varie trasformazioni come MOO, MUCK e MUSH). Queste tre forme di comunicazione potrebbero essere viste ed analizzate come una evoluzione, o quanto meno un adattamento delle tre forme di INTERAZIONE individuate da John B. Thompson in The Media and Modernity. A Social Theory of the Media . Thompson proponeva la suddivisione in Interazione faccia a faccia, INTERAZIONE MEDIATA, Interazione quasi mediata . Se si considerano le caratteristiche attribuite da Thompson all'Interazione mediata, categoria che ritengo più confacente al formato di Internet, abbiamo la netta sensazione di esaminare una forma comunicativa che "limita la serie di indizi simbolici dei partecipanti" e quindi l'interscambiabilità di gesti, espressioni facciali, intonazioni. Se, per alcuni aspetti della comunicazione mediata dal computer, ciò è sicuramente vero (almeno per ora), risulta, ai miei occhi, altrettanto lampante che la CMC implica la creazione di rapporti relazionali sicuramente differenti, ma non per questo meno coinvolgenti o espressivi (Vedi Forum dei quotidiani) . Una diversificazione comunicativa così ampia ed articolata come quella che sembra caratterizzare il presente e il futuro di Internet, ridiscute completamente le coordinate spazio temporali della società e dei legami istituzionali. L'individuo, grazie alle potenzialità della rete, può assumere più IDENTITÀ a seconda del contesto di reciprocità nel quale è inserito; entrare in uno spazio senza spazio, il CYBERSPAZIO , dove il confine tra pubblico virtuale e privato virtuale si fa sempre più labile; sfruttare le opzioni dell'IPERTESTO, decentrato e flessibile , spesso alla ricerca di un senso di comunione democratica e solidarietà non riscontrabile nella realtà quotidiana.

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