Espandi/Chiudi Espandi/Chiudi Tutto

Espandi/Chiudi Capitolo 1

Espandi/Chiudi Capitolo 2

Espandi/Chiudi Capitolo 3

Espandi/Chiudi Capitolo 4

Espandi/Chiudi Capitolo 5

Espandi/Chiudi Capitolo 6

Espandi/Chiudi Espandi/Chiudi Tutto

 

1.5 IL WEBCASTING COME FRONTIERA DEL GIORNALISMO ONLINE

 

Una volta delineate le caratteristiche salienti del Web sarà bene ora concentrare la nostra attenzione su una nuova tipologia di diffusione delle informazioni: il webcasting. Avevamo già accennato nel paragrafo 1.3 come fosse possibile intravedere in alcune innovative tipologie di trasmissione il futuro del giornalismo. Negli ultimi anni si è manifestata con sempre maggiore insistenza la necessità di adempiere ai bisogni dell'utenza giornalistica con prodotti sempre più specifici, volti a soddisfare quello che da molti è stato definito un "pubblico di nicchia". Nello stesso tempo l'enorme concorrenza che vige nel campo dell'editoria, ha imposto un verticale abbassamento dei prezzi relativi ai prodotti di consumo mediatico. È per questo motivo che ritengo plausibile la tesi per la quale uno dei percorsi intuibili del giornalismo sia rappresentato proprio dal webcasting e quindi da un ulteriore sfruttamento delle potenzialità di Internet. Tale metodologia di divulgazione attraverso Internet potrebbe sostituire, con supporti tecnici ben più evoluti ed una maggiore completezza e multimedialità di consultazione, il tradizionale abbonamento al quotidiano comportando enormi conseguenze sul piano sociale. Per webcasting su Internet si intende la trasmissione a senso unico di video, audio, testo, o grafica su un computer o su un televisore. I canali di trasmissione possono essere terrestri, satellitari, Mmds (distribuzione a microonde multidirezionali), via cavo, linee telefoniche ed elettriche. Alla sua base c'è lo streaming, tecnologia che consente di fruire, attraverso il computer, di file audio-video senza attendere che vengano scaricati per intero; Internet, cioè, si organizza per canali che raccolgono e inviano l'informazione all'utente personalizzandola secondo le sue scelte. Esistono due tipi di webcasting: push e pull. Entrambi trasmettono i contenuti in una sola direzione, ma con il sistema push essi vengono utilizzati non appena si ricevono, mentre con il sistema pull sono immagazzinati per una visione successiva. Mentre il webcasting push rende l'utente passivo come se stesse assistendo ad un normale programma televisivo, il webcasting pull è più simile alle normali funzioni web. Attraverso le linee telefoniche il webcasting può servire un minimo di cinquantamila utenti simultaneamente o circa quindici milioni di utenti al giorno; aggiungendo altri canali - satellite, via cavo, rete elettrica, wireless - le cifre sono da capogiro. La trasmissione webcasting si sta rivelando un sistema poco costoso sia per l'operatore sia per l'utente. Negli Stati Uniti già nel 1998 erano circa 600 le stazioni tv che trasmettevano su Internet, e circa 200.000 ore all'anno di televisione viaggiavano sulla rete telematica, mentre la prima esperienza europea è stata realizzata dal network Mtv che, in collaborazione con Psinet, ha realizzato un canale televisivo in rete, su Internet, attivo 24 ore su 24. A giudicare dagli investimenti che, negli Stati Uniti continuano a piovere su qualsiasi società coinvolta in Internet, questo si presenta come il business del futuro, ma, in genere, per il momento la durata e la qualità delle trasmissioni sono ancora molto limitate. Per essere trasmessi via Internet immagini in movimento e suoni si devono comprimere. Le tecniche di compressione sono varie, e la più diffusa è mpeg , che permette, però, di riprodurre le immagini soltanto dopo che l'intero file è stato scaricato. Questo problema è stato superato con i programmi di streaming video, che consentono un trasferimento delle immagini quasi in tempo reale . Più che dai limiti sul piano tecnologico, quindi, lo sviluppo del webcasting è rallentato dall'assenza di chiare normative legali sia nelle singole nazioni che sul piano internazionale, poiché la natura internazionale del webcasting rende molto facile la violazione dei vari regolamenti governativi e addirittura di leggi penali diverse e di un ben definito modello produttivo e commerciale . Tale modello, però, se innovativamente concepito, consentirebbe al quotidiano e al giornalismo in generale di superare una delle problematiche più imponenti dell'editoria di questi ultimi dieci anni: gli introiti pubblicitari in forte ribasso. Un formato, estremamente coinvolgente ed accattivante per l'utente, come quello rappresentato dal webcasting, favorirebbe, a mio avviso, una maggiore impressionabilità pubblicitaria da parte dei fruitori e costituirebbe un trampolino di lancio per tutti coloro in grado di sfruttare integralmente le potenzialità di questo mezzo.

2001 InstantWebsite © All Rights Reserved